Non resta che batterci!!
Batterci contro chi, don Francisco?
Contro la stupidità, la cattiveria, la superstizione, l’invidia e l’ignoranza … che è come dire contro la Spagna e contro tutto.
Artuto Perez-Reverte – Capitano Alatriste, pag. 55 – 2009 Milano, Il saggiatore
¡¡No queda sino batirnos!!
Il XVI secolo, il secolo di Carlo V e del suo immenso impero, si era chiuso con il predominio sui campi di battaglia delle grandi formazioni di fanteria (soprattutto la fanteria spagnola), i famigerati tercios, composte di manipoli di moschettieri che si affollavano attorno ad un solido quadrato di picche capace di resistere alle più veementi cariche di cavalleria.
A causa delle tattiche di fanteria la cavalleria era stata costretta a una profonda trasformazione. Incapace di travolgere con il solo impeto le compagini di picchieri e moschettieri aveva modificato il proprio impiego in battaglia e nei primi anni del seicento i cavalieri – reiter – si avvicinavano al nemico sfruttando la maggiore mobilità, lo disordinavano con un fuoco continuo e sostenuto ottenuto con la tattica del caracollo, e infine chiudevano in mischia sull’avversario ormai disordinato.
Alla fine del secolo, però, la riforma dell’esercito delle Province Unite a opera di Maurizio di Nassau modificò in modo radicale le tattiche di impiego delle fanterie. Per contrastare la superiorità dei tercios spagnoli, che si erano guadagnati sul campo una solida fama d’invincibilità, gli olandesi privilegiarono la manovrabilità e, soprattutto, la potenza di fuoco dei moschetti schierando la fanteria in formazioni più agili e meno profonde. Tattica seguita ben presto da altri eserciti, a cominciare da quello svedese.
Verso la fine del XVII secolo alcune innovazioni tecniche (il moschetto a pietra focaia e la baionetta,
prima a tappo e poi a calza) spinsero verso un nuovo mutamento e iniziarono ad apparire sui campi di
battaglia le prime formazioni di fanteria che, rinunciando alle picche, fondavano le proprie capacità di
offesa (e di difesa dalla cavalleria) su un sostenuto e concentrato fuoco di moschetteria e sul combattimento corpo a corpo con la baionetta.
Queste sono le tattiche che il regolamento ¡¡No queda sino batirnos!! vuole simulare sul tavolo di gioco.